Promuovere le competenze nel settore edilizio in Europa: il ruolo delle certificazioni di sostenibilità

La diffusione delle certificazioni di sostenibilità, come LEED (Leadership in Energy and Environmental Design), BREEAM (Building Research Establishment Environmental Assessment Method) e WELL Building Standard, può influire positivamente non solo sul valore degli immobili, ma anche sull’evoluzione professionale degli operatori del settore, favorendo la specializzazione in ambiti sempre più rilevanti. Questa crescita si rivela essenziale in un contesto dinamico, segnato da innovazione tecnologica, digitalizzazione, nuovi standard e circolarità dei materiali.

In Europa, il settore delle costruzioni è al centro di un cambiamento significativo, spinto dalla necessità di decarbonizzare l’ambiente costruito e migliorare l’efficienza energetica. In questo contesto, la Direttiva sulla Prestazione Energetica degli Edifici (EPBD IV), nota anche come Direttiva “Case Green”, gioca un ruolo chiave. Oltre a definire tappe e tecnologie per l’efficientamento degli edifici, introduce una strategia per l’aggiornamento delle competenze degli operatori del settore e per l’armonizzazione degli schemi di certificazione a livello europeo. In particolare, l’articolo 17 della EPBD IV delinea i percorsi di aggiornamento professionale necessari per garantire una forza lavoro preparata ad affrontare le nuove richieste del mercato. Direttive complementari, come la Direttiva sulle Energie Rinnovabili (RED) e quella sull’Efficienza Energetica (EED), rafforzano ulteriormente questo impianto, rendendo obbligatoria la formazione e la certificazione per installatori, progettisti e specialisti.

Parallelamente, il panorama delle certificazioni ambientali si sta evolvendo in risposta agli sviluppi normativi, con un crescente interesse verso le opportunità che offrono. Strumenti come l’Attestato di Prestazione Energetica (APE), attualmente in fase di armonizzazione tra gli Stati membri grazie all’introduzione di una scala digitale unificata, e lo Smart Readiness Indicator (SRI), obbligatorio dal 2027 per alcune tipologie di edifici non residenziali, promuovono un approccio basato su dati affidabili e misurabili relativi alle reali prestazioni energetiche e alla “smart readiness” degli edifici. Allo stesso tempo, certificazioni volontarie come BREEAM, LEED e WELL sono sempre più considerate strumenti fondamentali per il raggiungimento di obiettivi ambiziosi in termini di sostenibilità e benessere degli occupanti.

Sebbene i dati europei risultino ancora frammentari a causa della natura decentralizzata dei sistemi APE, le evidenze a livello nazionale indicano una tendenza positiva. Nel 2023, in Italia sono stati registrati circa 1,1 milioni di APE e 174 progetti certificati LEED, a conferma di una solida leadership nazionale nelle pratiche edilizie sostenibili. Questo quadro normativo in continua evoluzione non solo sostiene gli obiettivi climatici dell’UE, ma incentiva anche innovazione e qualità nel settore edilizio.

Gli schemi di certificazione

Il settore delle costruzioni in Europa sta rapidamente evolvendo verso un’edilizia più sostenibile, intelligente e resiliente. Nonostante persistano sfide legate alla storica frammentazione della formazione professionale tra gli Stati membri, le recenti iniziative normative e collettive stanno favorendo un approccio integrato, ponendo una forte enfasi sullo sviluppo delle competenze e promuovendo quadri di certificazione armonizzati e il riconoscimento transfrontaliero delle qualifiche.

Gli schemi di certificazione degli edifici sostenibili definiscono oggi i requisiti di competenza per i professionisti del settore. LEED, BREEAM e WELL, ampiamente adottati in Europa, costituiscono riferimenti consolidati sia per le prestazioni ambientali degli edifici, sia per gli standard di qualificazione tecnica richiesti a progettisti, consulenti e operatori.

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LEED: Leadership in Energy and Environmental Design

Gestito dallo U.S. Green Building Council (USGBC), il LEED è un protocollo internazionale che copre molteplici specializzazioni lungo l’intero ciclo di vita di diverse tipologie di singoli edifici, fino alla scala urbana. Il team di progettazione realizza l’intervento in linea con i relativi standard, successivamente il Green Building Council nazionale valuta la candidatura tramite una procedura online. Se approvato, l’edificio ottiene la certificazione. I professionisti accreditati (LEED AP) possono operare a livello globale come consulenti per la sostenibilità, con obbligo di aggiornamento continuo per mantenere l’accreditamento.

Caso studio: Hotel Continentale, Trieste, Italia
Progetto di ristrutturazione: The Begin Hotels, Valeri Engineering & Management, Università di Perugia
Esperti LEED: R2M Solution

Sintesi del progetto

  • Destinazione d’uso: Hospitality
  • Certificazione ottenuta e livello: LEED ID+C Hospitality v4.1 Gold
  • Descrizione: L’Hotel Continentale è il primo edificio storico al mondo ad aver ottenuto la certificazione LEED ID+C Hospitality v4.1 Gold, che riconosce strutture ricettive all’avanguardia in termini di sostenibilità ed efficienza energetica.
  • Fasi principali: La verifica dei sistemi meccanici è stata supportata da simulazioni dinamiche delle prestazioni energetiche, che hanno valutato miglioramenti in efficienza, riduzione dei consumi e integrazione potenziale di fonti rinnovabili, tramite strumenti avanzati come il software di modellazione energetica IES. È stato fornito supporto strategico nella selezione dei materiali, privilegiando prodotti a basse emissioni di VOC, contenuto riciclato e caratteristiche sostenibili.

Competenze applicate e acquisite

  • Competenze specialistiche utilizzate: Il comfort degli occupanti è stato garantito attraverso il rispetto dei flussi minimi di ventilazione previsti. È stata condotta un’analisi della luce naturale considerando l’orientamento delle facciate e la tipologia di vetri. L’impatto ambientale è stato valutato tramite analisi del ciclo di vita (LCA), stimando emissioni di CO₂ e altri inquinanti.
  • Lezioni apprese: Il progetto ha evidenziato importanti considerazioni per sviluppi futuri. In alcuni casi, la progettazione era già in fase avanzata, rendendo difficile integrare feedback e adattare i sistemi alle esigenze LEED. Tuttavia, il confronto continuo con progettisti e consulenti impiantistici (MEP) ha permesso di individuare strategie efficaci.
  • Ruolo dell’esperto di certificazione: I consulenti per la sostenibilità hanno supportato il team sin dalle prime fasi, garantendo il raggiungimento della certificazione LEED. Il loro coinvolgimento iniziale ha consentito di guidare decisioni chiave e implementare gli adeguamenti richiesti, oltre a verificare le scelte progettuali e preparare la documentazione tecnica per la piattaforma LEED online.

Il coordinamento è stato determinante per garantire un ambiente costruito efficiente e sostenibile, migliorandone l’efficienza energetica e garantendo prestazioni ambientali durature.

BREEAM: Building Research Establishment Environmental Assessment Method

La certificazione BREEAM è ampiamente utilizzata in Europa ed è gestita dal Building Research Establishment. Questo protocollo si concentra prevalentemente su edifici non residenziali come uffici e impianti industriali. Il sistema di valutazione esamina le prestazioni ambientali secondo criteri quali consumo energetico, materiali, acqua, rifiuti, mobilità, inquinamento e uso del suolo. I ruoli professionali riconosciuti includono figure di consulenza, ma solo il BREEAM Assessor è autorizzato a validare ufficialmente il progetto e assegnare il punteggio finale. È previsto un aggiornamento professionale annuale (CPD) per tutti i professionisti.

Caso studio: Edificio per uffici, Milano, Italia
Esperti BREEAM: R2M Solution

Sintesi del progetto

  • Destinazione d’uso: Uffici
  • Certificazione ottenuta e livello: BREEAM International In-Use: commercial version 6. Performance del bene: Very Good (2024).
  • Descrizione: Il complesso è stato riqualificato con un approccio progettuale moderno e un layout ottimizzato. E’ parte di un insieme più ampio di edifici, alcuni dei quali già certificati BREEAM e altri in fase di certificazione.
  • Fasi principali: Gli esperti hanno definito l’ambito della certificazione, raccolto e analizzato dati tecnici e operativi, effettuato un audit in loco e individuato azioni di miglioramento. Il processo si è concluso con la definizione di un piano di monitoraggio per il rinnovo annuale e il miglioramento continuo delle performance. Il team è stato coinvolto a edificio già costruito e operativo, il che ha permesso di registrare i vari componenti secondo i requisiti specifici della certificazione.

Competenze applicate e acquisite:

  • Competenze specialistiche utilizzate: Competenze nella lettura dei requisiti complessi del BREEAM In-Use nelle versioni internazionali, unite a un approccio strategico nell’analisi dei dati di consumo energetico, idrico e termico. Capacità comprovata nell’identificare misure di efficienza e nel coordinarsi con gli stakeholder per allineare gli obiettivi di sostenibilità. Forti capacità di comunicazione tecnica e gestione del progetto hanno contribuito a una certificazione efficace e a risultati di alto valore.
  • Lezioni apprese: Prima esperienza con un edificio condiviso con altri stakeholders, con utili insegnamenti sulla gestione della certificazione in contesti complessi.
  • Ruolo dell’esperto di certificazione: Il team ha partecipato alla fase di pre-assessment in qualità di consulente, fornendo orientamento strategico e supporto tecnico. Ha registrato l’edificio sulla piattaforma BRE al termine del processo.

WELL Building Standard

Sviluppato dall’International WELL Building Institute, pone al centro la salute e il benessere degli occupanti dell’edificio. Le aree chiave comprendono: aria, acqua, nutrizione, luce, comfort, fitness e mindfulness. Orientato alla sostenibilità ambientale, enfatizza l’esperienza umana nella progettazione e nella gestione degli spazi. Nonostante sia stato introdotto solo 11 anni fa, è cresciuto rapidamente: al 2024, l’84% dei progetti certificati a livello globale riguarda edifici commerciali, seguiti da quelli residenziali.

Caso studio: Edificio 14 ESRIN-ESA, Roma, Italia
Progettisti: Studio Arch. G. Zuccon
Esperti WELL: R2M Solution

Sintesi del progetto

  • Destinazione d’uso: Uffici
  • Certificazione ottenuta e livello: WELL Certified Platinum (2023)
  • Descrizione: L’Edificio 14 ha ottenuto la certificazione WELL Platinum con un punteggio di 99 su 110. Questo lo colloca all’11° posto nel mondo e al 1° nell’Unione Europea per punteggio WELL. La certificazione è parte di un progetto di riqualificazione.
  • Fasi principali: Il processo ha incluso pianificazione strategica, analisi tecniche e verifiche in loco per allineare il progetto ai requisiti WELL. Tra le attività principali, la preparazione della documentazione tecnica, con supporto di software per simulazioni di luce naturale e modellazione delle prestazioni; lo sviluppo di politiche per il benessere sul luogo di lavoro; la progettazione e integrazione di sensori per il monitoraggio della qualità dell’aria e del comfort termico; i test prestazionali in loco.

Competenze applicate e acquisite

  • Competenze specialistiche utilizzate: L’analisi della luce diurna è stata condotta con il software IES, mentre il comfort termico è stato valutato con strumenti come DeltaLog 10. I valori di isolamento degli abiti (CLO) e del tasso metabolico (MET) sono stati calcolati con il CBE Thermal Comfort Tool, considerando le strategie di zonizzazione e l’uso dei termostati. Sono stati applicati anche gli standard europei per l’illuminazione artificiale.
  • Lezioni apprese: Rafforzamento delle competenze in ambiti specifici, come l’acustica, grazie a una collaborazione interdisciplinare. È emerso chiaramente il valore dell’integrazione precoce dei requisiti WELL nel processo progettuale.
  • Ruolo dell’esperto di certificazione: I consulenti sono stati coinvolti fin dalle prime fasi, garantendo un allineamento continuo ai requisiti e contribuendo all’ottenimento della certificazione.

L’approccio coordinato è stato fondamentale per ottenere la certificazione e garantire un ambiente che promuova la salute e il benessere degli utenti.

Conclusione

Pur con caratteristiche specifiche, tutti i sistemi di certificazione descritti promuovono un pacchetto di competenze essenziali condivise per raggiungere gli obiettivi europei in materia di edilizia sostenibile:

  • Principi di sostenibilità: competenze in efficienza energetica, gestione dell’acqua e progettazione a basse emissioni.
  • Conoscenza normativa: padronanza della normativa edilizia e ambientale UE e nazionale.
  • Competenze tecniche: capacità in LCA, modellazione energetica e integrazione impiantistica.
  • Competenze digitali: utilizzo di piattaforme per tracciamento dei crediti, documentazione e monitoraggio.
  • Competenze trasversali: gestione progetti, lavoro di squadra, comunicazione.

Nonostante questa base comune, non esiste un sistema formativo standardizzato per queste certificazioni a livello nazionale o europeo. I formatori, come i Green Building Council nazionali, offrono percorsi educativi e di accreditamento, ma il panorama rimane frammentato.

È fondamentale sviluppare un ecosistema formativo più coeso, conforme alle direttive UE e agli schemi internazionali, che integri la preparazione tecnica con gli obiettivi di sostenibilità e lo sviluppo delle competenze.

La diversificazione dell’offerta formativa riflette la dinamicità del settore edilizio europeo. La varietà del patrimonio costruito e delle politiche energetiche rappresenta sì una sfida, ma anche un’opportunità. I professionisti devono saper navigare questa complessità con l’ausilio di strumenti innovativi e di riferimenti normativi comuni. Le certificazioni LEED, BREEAM e WELL contribuiscono a colmare questi divari, favorendo competenze condivise e sostenendo la mobilità professionale e l’equità nel mercato del lavoro europeo.

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